Articolo a cura di BattaglioneSacro
Sifilide: conoscerla, prevenirla, curarla – Una guida per la comunità BDSM
Il piacere consapevole passa anche dalla cura del proprio corpo e dalla conoscenza dei rischi che si possono incontrare nel gioco sessuale, soprattutto quando si sperimentano pratiche intense, non convenzionali o a contatto diretto con fluidi corporei.
Una delle infezioni sessualmente trasmissibili più importanti da conoscere — anche perché in forte crescita negli ultimi anni — è la sifilide.
Cos’è la sifilide?
La sifilide è un’infezione a trasmissione sessuale (IST) causata dal batterio Treponema pallidum. È altamente contagiosa nelle sue fasi iniziali e, se non trattata, può evolvere in forme gravi e sistemiche, danneggiando organi interni, cervello e cuore anche a distanza di anni.
La buona notizia? È completamente curabile, se presa in tempo.
Trasmissione
La sifilide si trasmette attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale e orale) e con il sangue. Una madre infetta può trasmettere la sifilide al nascituro durante la gravidanza (via transplacentare), attraverso il passaggio nel canale del parto e con l’allattamento.
Nel contesto BDSM, il rischio aumenta se:
- C’è scambio di sangue, fluidi o materiali non disinfettati,
- Ci si astiene dall’uso del preservativo o del dental dam – (in italiano spesso chiamato “barriera orale” o “lenzuolino dentale”) è un sottile foglio in lattice o poliuretano, simile al materiale dei preservativi, che serve a creare una barriera protettiva durante il sesso orale.
- Non si effettuano test regolari.
Sintomi
La sifilide si sviluppa secondo diversi stadi.
- Stadio primario
Tra il contagio e l’insorgenza dei primi sintomi possono passare da 10 a 90 giorni (stadio primario). Lo stadio primario è caratterizzato dalla presenza di un’ulcera (sifiloma) che può comparire sui genitali, sull’ano, in bocca o in gola, e che si presenta come una lesione nodulare, rotondeggiante, dura al tatto, indolente, di colore rosso scuro. Le localizzazioni extragenitali dei sifilomi sono di più rara osservazione e generalmente questi sono più dolorosi e meno duri. L’ulcera guarisce spontaneamente senza esiti nel giro 3-6 settimane, ma la malattia continua il suo corso.
- Stadio secondario
Dopo 2-8 settimane, lo stadio primario lascia il posto allo stadio secondario (sifilide secondaria) che si manifesta con la comparsa sulla pelle di macchie rosate di varia forma, chiamate “roseola sifilitica”, che interessano prima il tronco e successivamente gli arti, risparmiando il volto. Tipiche sono le localizzazioni palmo-plantari. Le manifestazioni cutanee sono spesso accompagnate da una linfoadenopatia generalizzata con linfonodi mobili, duri e indolenti. Sono possibili manifestazioni sistemiche quali febbre, mal di gola, disturbi gastrointestinali, dolori ossei. Anche senza trattamento i segni e i sintomi della sifilide secondaria scompaiono, ma se non trattata l’infezione progredirà verso lo stadio latente.
- Stadio latente
In questo stadio, che può durare fino a due anni, la sintomatologia è assente ma la persona è ancora malata. La maggior parte delle persone, se trattate correttamente, guarisce.
- Stadio tardivo
Si presenta molti anni dopo il contagio (10-30 anni), se la malattia non è stata trattata. Può interessare qualsiasi organo, le manifestazioni più gravi, che possono causare il decesso, sono quelle a carico dell’apparato cardiovascolare e del sistema nervoso centrale, mentre quelle più lievi interessano la cute. In questo stadio possono essere interessati anche le ossa, i tendini, lo stomaco, il fegato, la milza e i polmoni.
Diagnosi
La diagnosi è sierologica e permette di individuare la positività indotta dall’infezione sin dalle prime fasi. Normalmente, i test sierologici vengono distinti in test treponemici e non treponemici: i primi si basano sulla ricerca degli anticorpi diretti contro antigeni specifici del Treponema pallidum e vengono utilizzati a fini diagnostici, i secondi si basano sulla ricerca di anticorpi prodotti contro sostanze liberate dai tessuti per azione patogena del treponema e servono per valutare l’evoluzione della malattia e la risposta terapeutica.
Tra i test treponemici quelli più utilizzati sono TPHA/TPPA, i test immunometrici IgG/IgM e FTA-ABS, tra quelli non treponemici VDRL/RPR.
I test treponemici, ricercano gli anticorpi contro antigeni del treponema e la loro positività di solito persiste per tutta la vita. Questi test presentano un’eccellente specificità (le false positività sono rare).
Terapia e Trattamento: si guarisce?
Sì. La sifilide è curabile al 100% se trattata in tempo.
La terapia di prima scelta è:
- Benzatina penicillina G (iniezione intramuscolare), La preparazione, il dosaggio e la durata del trattamento dipendono dallo stadio della malattia e dalle sue manifestazioni cliniche.
- In caso di allergia alla penicillina: doxiciclina o azitromicina (terapia orale, più lunga).
Dopo la cura:
- È importante evitare rapporti sessuali fino alla completa guarigione (di solito 7-14 giorni dopo la terapia),
- Fare un follow-up con esami di controllo nei mesi successivi.
Una pregressa infezione non conferisce un’immunità permanente a un soggetto che sia stato adeguatamente trattato e guarito, il quale pertanto può nuovamente infettarsi in caso di una nuova esposizione.
La sifilide è curabile, prevenibile, e facilmente diagnosticabile.
Tieni sotto controllo la tua salute, proteggi te stesso e chi gioca con te: è il modo migliore per godersi tutto, senza pensieri.
Fonti ufficiali:
- CDC – Risk of HIV Transmission per Act (2019)
- CDC – Syphilis Fact Sheet, 2023
- WHO – Sexually Transmitted Infections Fact Sheet (2023)
- CDC – STD Surveillance Report (2023)
- Istituto Superiore di Sanità – Portale IST, 2024
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